Da fine luglio il Registro delle opposizioni verrà esteso anche ai cellulari
Quello del telemarketing molesto ed aggressivo, è un problema sempre più attuale in una società in cui la stragrande maggioranza dei cittadini possiede almeno un telefono cellulare.
Al fine di arginare il fenomeno delle chiamate moleste ed indesiderate da parte dei call center, il legislatore ha istituito nel 2010 il Registro delle pubbliche opposizioni.
Il registro delle opposizioni è uno strumento attraverso il quale, ministero dello sviluppo economico e garante delle telecomunicazioni, arginano il fenomeno delle telefonate indesiderate da parte dei call center.
I cittadini, iscrivendosi al Registro, esprimono la loro volontà di bloccare tutte le chiamate di telemarketing provenienti dai call center. Tuttavia, fino ad oggi, il registro permette la registrazione dei soli numeri telefonici di rete fissa.
Da ormai oltre 4 anni si parla di estendere il Registro delle opposizioni anche ai telefoni cellulari per porre un argine al fenomeno del telemarketing aggressivo e di sanare una situazione che negli anni ha esasperato i cittadini.
Il 29 marzo 2022 viene finalmente pubblicato in gazzetta ufficiale il regolamento (DPR 26/2022) che estende il registro anche ai numeri telefonici non presenti nell’elenco telefonico, cellulari inclusi.
A tal proposito l’articolo 7 del Regolamento cita:
ciascun contraente può richiedere al gestore del registro che la numerazione della quale è intestatario, riportata o meno negli elenchi, o il corrispondente indirizzo postale siano iscritti nel registro per opporsi al trattamento di tali dati, per fini di invio di materiale pubblicitario, o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale
Entro 120 giorni dalla pubblicazione del regolamento, ovvero entro e non oltre il 27 luglio 2022, il nuovo servizio sarà reso disponibile per i cittadini, che potranno iscriversi e gestire l’iscrizione al Registro mediante modulo web, telefono ed email, e per gli operatori di telemarketing, che disporranno delle funzionalità per la verifica delle liste di numerazioni via web e PEC.
Perché tanto accanimento contro gli operatori di telemarketing?
In Italia esistono circa 1.400 aziende di call center in «outsourcing» per un fatturato annuo di 2,8 miliardi di euro (secondo Assocontact). Considerati anche i call center interni alle aziende si stima che l’industria dei contact center valga in totale 4 miliardi di euro annui, per circa 120.000 occupati.
Con questi numeri si tratta di un business davvero enorme per il mercato commerciale italiano e gli operatori del settore sono disposti a tutto (anche a pratiche moleste e spesso fraudolente) pur di accaparrarsi nuovi clienti.
Come iscriversi al Registro delle Opposizioni
Per bloccare definitivamente la ricezione di chiamate moleste e rimuovere i propri numeri di telefono dagli elenchi delle società di telemarketing basterà iscriversi al Registro. Sempre l’articolo 7 specifica le modalità di iscrizione gratuita.
Si potrà scegliere se compilare un modulo web sul sito del gestore del registro (Vai al modulo), chiamare il numero verde 800 265 265, inviare una email all’indirizzo [email protected], oppure mandare una raccomandata.
Come denunciare gli abusi
Per difendersi, è necessario presentare un reclamo al Garante per la Protezione dei dati personali, che può disporre l’immediata cessazione del trattamento dei dati considerato illecito e sanzionare il relativo titolare.
Il reclamo può essere presentato a mezzo posta, fax, email o PEC, compilando l’apposito modulo messo a disposizione dal Registro (Vai al Modulo)
Cosa dovranno fare operatori di telemarketing?
Gli operatori di telemarketing sono tenuti a consultare il Registro mensilmente e comunque prima di avviare una campagna promozionale per aggiornare le liste di contatti utilizzabili. Per accedere al Registro gli operatori devono pagare una tariffa.
Per le campagne telefoniche, la verifica sul Registro è valida per 15 giorni.
Chi farà telemarketing senza rispettare le opposizioni, rischia le sanzioni irrogate dal Garante della Privacy: fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale dell’esercizio precedente, se superiore.
Sarà efficace?
Questo è il dubbio più grande. Le chiamate diventeranno illegali entro 15 giorni dall’iscrizione sul Registro, azzerando ogni precedente consenso ad essere contattato, per fini commerciali, fornito in precedenza dal cittadino.
Da questo momento in poi, però, bisognerà stare attenti a non dare nuovi consensi all’utilizzo da parte di terzi dei nostri dati sensibili. Se diamo un consenso alle telefonate dopo l’iscrizione nel Registro, torniamo ad essere contattabili.
Sarà comunque possibile effettuare un nuovo “reset” iscrivendosi nuovamente al Registro, procedura che può esser fatta quante volte si vuole.
Handicap del Registro
Il primo problema riguarda le chiamate da call center ubicati all’estero, che per quanto tenuti a rispettare le regole, rendono di difficile applicazione eventuali sistemi sanzionatori, in particolare se fuori dall’Unione europea.
Sotto questo aspetto, sarà determinante la cooperazione con le autorità europee di protezione dei dati.
Altro problema, di minor importanza, è quello dell’esclusione dal Regolamento di SMS e messaggi whatsapp.