A tutti gli effetti un DJI Neo più grande e con videocamera migliore. Si guida con un DJI Mini 4.
DJI ha appena annunciato il nuovo DJI Flip. Basta uno sguardo rapido al drone per capire la scelta del nome. Siamo davanti ad un drone con i rotori che si piegano per ridurne l’ingombro.
La differenza nel caso del Flip, è il modo in cui si piegano: i quattro dischi protettivi che contengono le eliche permettono al drone di volare e proteggono dagli urti accidentali.
Non è piccolissimo, ma ripiegato è decisamente meno ingombrante di un Mini e sta comodamente nella tasca di una giacca. La questione ingombro è fondamentale perché ci troviamo davanti ad un ibrido: Flip può volare in modalità automatica, cosi come il DJI Neo, decollando dalla mano e usando la computer vision per una serie di sequenze di ripresa pre-impostate, ma può anche essere guidato come un drone tradizionale, abbinato ad un telecomando DJI RC-N3 o RC 2.
Proprio per questo motivo DJI lo vende anche come solo drone, senza telecomando, in modo tale che chi ha già un telecomando compatibile o chi non intende usarne uno possa risparmiare sul prezzo di acquisto.
Partiamo subito con i prezzi: il solo drone costa 439 euro, quindi assolutamente abbordabile, DJI Flip con RC-2 costerà 649 euro mentre con RC-2 in versione Fly More Combo costerà 789 euro.
Nella gamma di prodotti DJI, il drone in questione si posiziona appena al di sotto del DJI Mini 4 Pro anche se ha molte caratteristiche in comune con quest’ultimo, inclusa la possibilità di registrare in formato “Log” con una fotocamera identica a quella del modello top di gamma “light” DJI.
L’a’unica differenza è che il DJI Mini 4 Pro ha sensori per il rilevamento degli ostacoli omnidirezionali mentre il DJI Flip è privo di sensori per il rilevamento, fatta eccezione per l’IR anteriore, ma dispone di modalità di guida autonoma.
DJI ha dovuto togliere i sensori per aggiungere le protezioni alle eliche che non sono removibili, ma restiamo sempre sotto i 250 grammi di peso.