Gli operatori europei dovranno rivedere i piani tariffari che regalano traffico su specifiche app come WhatsApp, Facebook, Netflix e Spotify. A stabilirlo è la decisione dell’Organismo dei regolatori europei per le comunicazioni elettroniche (BEREC).
Il BEREC ha rivisto le linee guida della politica europea di “net neutrality” ritenendo che escludere dai conteggi del traffico il consumato generato da applicazioni specifiche violi i principi delle suddetta politica, penalizzando e discriminando altre app concorrenti.
L’interpretazione di questa discriminazione è sempre stata controversa, ma in passato le linee guida del BEREC non avevano mai chiarito la questione. Ora esiste e specifica che questa discriminazione del traffico non può continuare ad esistere, né nei casi in cui l’iniziativa è dell’operatore, né quando il servizio o uno specifico distributore ne sostiene i costi.
Il BEREC sostiene che questa misura restrittiva per gli operatori, darà agli utenti maggiore libertà e favorirà la concorrenza, perché il cliente, allo stesso prezzo, può utilizzare le applicazioni che desidera, mentre con questa differenziazione viene indirizzato ad applicazioni specifiche indebolendo i principi di libera scelta.
I provider usano questa strategia per riuscire a ricavare benefici dagli accordi commerciali in essere, ma la Net Neutrality è una cosa seria e prevede che ogni bit debba essere uguale ad un altro. Non è soltanto questione di velocità e prioritizzazione del traffico: se un bit “pesa” meno di un altro, allora ecco che il principio viene aggirato ed il mercato forzato verso direzioni non naturali.
Chi difende il contrario sostiene che non si tratta di dare priorità a un certo tipo di traffico rispetto a un altro, con collegamenti più veloci e miglioramento della qualità, e come tale non vi è alcuna violazione di tali principi. Già nel 2021 una sentenza della Corte Europea di Giustizia (Vedi sentenza) non ha accolto l’argomento, ritenendo che il principio di neutralità di Internet impedisca qualsiasi tipo di trattamento differenziato dei dati, sia tecnico che economico, e come tale l’azione del BEREC era già prevista dall’orientamento giurisprudenziale.